Armi nucleari

Segnale di pericolo di radiazioni Segnale di pericolo di radiazioni © Photo by IG_Royal on iStock

Cosa sono le armi nucleari?

Le armi nucleari sono "dispositivi progettati per rilasciare energia in modo esplosivo come risultato della fissione nucleare, della fusione nucleare o di una combinazione dei due processi". Queste armi sono le più pericolose mai sviluppate, essendo in grado di distruggere intere città, uccidere milioni di persone e causare sofferenze umane su larga scala e a lungo termine. Lo sviluppo delle armi nucleari iniziò durante la Seconda guerra mondiale e aumentò esponenzialmente durante la Guerra fredda. Queste armi sono state impiegate in guerra solo due volte, quando gli Stati Uniti (USA) lanciarono due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, distruggendole e uccidendo migliaia di civili. Questi due terribili eventi spinsero la comunità internazionale a mobilitarsi per regolare l'impiego e la produzione delle armi nucleari attraverso il Trattato sulla messa al bando parziale degli esperimenti nucleari del 1963 e il Trattato di non proliferazione nucleare del 1968 (TNP). Oggi, ci sono otto potenze nucleari, di cui cinque (Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Cina e Francia) sono parti del TNP, mentre India, Pakistan e Corea del Nord non sono parte del trattato, avendo sviluppato le armi dopo la sua entrata in vigore. A partire dal 2019, la Russia e gli Stati Uniti detengono i maggiori arsenali di armi nucleari, possedendo rispettivamente 6.500 e 6.185 testate nucleari.

 

Qual è l’ impatto hanno sulla popolazione civile?

Essendo altamente indiscriminate, le armi nucleari hanno effetti devastanti sulla popolazione civile. L'impatto a breve termine può portare alla morte istantanea, prodotta dall'esplosione, dalle radiazioni termiche e ionizzanti, per chiunque si trovi entro 800 metri dall'esplosione nucleare di 1kt. Gli effetti a lungo termine sono legati alle mutazioni che le radiazioni possono causare al DNA e ai cromosomi, causando cancro, soprattutto al seno, ai polmoni, alla tiroide, al pancreas, alla pelle, al cervello e al sangue, infertilità e malattie croniche, mutazioni genetiche che possono essere trasmesse anche alle generazioni successive. Oltre agli effetti devastanti sulla salute umana, queste armi causano anche drammatici effetti ambientali e socioeconomici. La contaminazione radioattiva prodotta dall'esplosione può rendere intere città inabitabili e la terra non utilizzabile per scopi agricoli. Questa contaminazione, oltre alla distruzione delle infrastrutture di comunicazione e ai danni strutturali, rende l'accesso alle zone colpite estremamente pericoloso e ostacola la ricostruzione e lo sviluppo di queste aree.

 

Cosa sta facendo la comunità internazionale a riguardo?

La preoccupazione riguardo ai pericoli derivanti dall’uso delle armi nucleari si è gradualmente spostata da un ambito di sicurezza nazionale a uno umanitario più ampio. Infatti, diversi Stati, organizzazioni internazionali e movimenti come il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Campagna Internazionale per l'Abolizione delle Armi Nucleari (ICAN) hanno fatto pressione sulla comunità internazionale per riconoscere le armi nucleari come una questione umanitaria. Oltre ai primi sviluppi nella regolamentazione delle armi nucleari rappresentati dal TNP e da altri trattati internazionali firmati durante la Guerra fredda, i recenti sviluppi hanno segnato un ulteriore progresso nella proibizione di queste armi. Nel 2013, la Norvegia ha lanciato l'Iniziativa Umanitaria, una serie di conferenze internazionali guidate dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per negoziare un Trattato di messa al bando delle armi nucleari. L'Iniziativa ha portato all'approvazione nel 2017, con la risoluzione 71/258 dell'Assemblea Generale, del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari che vieta lo sviluppo, la sperimentazione, la produzione, l'acquisizione, lo stoccaggio, l'uso o la minaccia di usare armi nucleari. Il Trattato ha raggiunto la cinquantesima ratifica nell'ottobre 2020 ed è entrato, di conseguenza, in vigore il 22 gennaio 2021, segnando un passo avanti importante nella proibizione delle armi nucleari. Tuttavia, c'è ancora molto da fare considerando che nessuna delle principali potenze nucleari non ha né firmato né ratificato l'accordo, indebolendone così  la portata. 

 

 

 Fonti:

https://humanitariandisarmament.org/issues/nuclear-weapons/ 

https://article36.org/wp-content/uploads/2013/02/Report_web_23.02.13.pdf 

https://www.britannica.com/technology/nuclear-weapon 

https://www.un.org/disarmament/wmd/nuclear/ 

https://www.un.org/disarmament/wmd/nuclear/tpnw/ 

 

Autore: Carla Leonetti

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