Il 15 marzo 2016, un attacco aereo della coalizione guidata dall’Arabia Saudita ha colpito un mercato nel nord-ovest dello Yemen e ha ucciso almeno 97 civili, tra cui 25 bambini. Il 7 aprile, Human Rights Watch ha confermato che sono stati effettuati due attacchi con bombe massive, fornite dagli USA, che pesavano quasi 1.000 chili l’una.
Le bombe hanno colpito un mercato affollato e un’area di fronte a un ristorante e ad alcuni negozi nel villaggio di Mastaba, provocando una perdita indiscriminata o, come prevedibile, sproporzionata di civili, violando le leggi di guerra. Questi attacchi illeciti, se effettuati deliberatamente o in maniera sconsiderata, sono crimini di guerra. Il Generale Ahmad al-Assiri, portavoce militare saudita per la coalizione, ha detto che la coalizione sapeva che l’attacco avrebbe colpito un’area commerciale civile, mentre aveva come obiettivo “un raduno della milizia territoriale”. Una squadra dei diritti umani delle Nazioni Unite ha compilato una lista con i nomi delle 97 vittime dell’attacco, tra cui 10 sono stati identificati come combattenti Huthi.
Human Rights Watch, assieme ad altri gruppi internazionali e yemeniti, ha chiesto ai governi stranieri di bloccare le vendite e i trasferimenti di tutte le armi e le attrezzature alle parti impegnate nel conflitto nello Yemen. Dal 26 marzo 2015, le Nazioni Unite e le organizzazioni non governative hanno documentato numerosi attacchi aerei che hanno violato le leggi di guerra. Human Rights Watch da sola ha documentato 36 attacchi aerei illegali, in cui almeno 550 civili sono stati uccisi.
Per maggiori informazioni, visita:
https://www.hrw.org/News/2016/04/07/Yemen-US-Bombs-used-Deadliest-Market-Strike
http://ReliefWeb.int/report/Yemen/Yemen-US-Bombs-used-Deadliest-Market-Strike
http://www.nytimes.com/2016/04/07/World/middleeast/report-Ties-US-Bombs-to-Saudi-LED-Strike-that-Killed-Yemeni-civilians.html?_r=0