Come riporta l’International Rescue Committee (IRC), la popolazione civile in Nigeria nord-occidentale ha un urgente bisogno di assistenza umanitaria a causa del conflitto in corso tra i gruppi armati. Si stima che negli Stati di Zamfara e Sokoto, gli attacchi armati hanno costretto 10.000 persone a evacuare le loro abitazioni negli ultimi due mesi, e hanno causato la morte di almeno 92 civili.
Le zone centro-settentrionali e nord-occidentali della Nigeria affrontano una crisi complessa che coinvolge tensioni etniche e religiose di lunga data, spesso portando ad attacchi armati e casi di banditismo. I gruppi criminali nello specifico effettuano rapimenti e furti lungo le strade principali.
Negli ultimi anni la crisi si è aggravata, provocando l'emigrazione della popolazione civile da queste regioni.
Molte persone sono costrette a risiedere in spazi aperti con effetti personali minimi e senza i servizi di base. Più della metà dei civili colpiti da questi attacchi sono donne, le quali sono a rischio di sfruttamento e abuso. L’IRC sottolinea che è necessaria un’assistenza umanitaria urgente per soddisfare i bisogni fondamentali di queste comunità, in particolare i servizi idrici e igienici, sanitari e di protezione.
Secondo Reuters, i casi di rapimento sono diventati un fenomeno endemico nel nord-ovest della Nigeria: le bande itineranti di uomini armati rapiscono le persone dai villaggi, autostrade e scuole e chiedono denaro ai loro parenti. Hanno attaccato Gora, Madomawa e Jambuzu, e risultano scomparsi 38 uomini e 67 donne e bambini, ma il numero potrebbe essere più alto.
Il rapimento viola l’accordo tra i gruppi armati e la popolazione civile, che è stata costretta ad effettuare diversi pagamenti di riscatto per impedire loro di attaccare nuovamente il loro territorio.
I sequestri di massa sono stati effettuati per la prima volta dal gruppo jihadista Boko Haram, quando hanno sequestrato più di 200 studenti un decennio fa, ma la pratica è stata adottata da bande armate senza alcuna affiliazione ideologica nota ed è cresciuta, soprattutto nei confronti della popolazione nigeriana con difficoltà economiche.
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