Donne siriane al centro delle mediazioni e negoziazioni

Incontro di donne siriane appartenenti all’organizzazione Mobaderoon Incontro di donne siriane appartenenti all’organizzazione Mobaderoon via ICAN website

29 ottobre 2022

Il ruolo della donne nei processi di mediazione e negoziazione è sempre più importante.

In Siria, i lunghi combattimenti della guerra civile non hanno fatto altro che peggiorare lo stato politico, economico e sociale del paese fino a spingere innumerevoli cittadini ad abbandonare la propria casa e/o paese. Finora, gli sforzi di collaborazione e mediazione da parte della comunità internazionale sono stati vani a causa di incomprensioni e ostilità tra i mediatori formali nelle comunità locali. Tuttavia, il ruolo della donna – in questo caso delle donne siriane – ha raggiunto un livello di importanza notevole.

Le donne siriane sono spesso coinvolte come “mediatori interni” all’interno di una controversia poiché ritenute affidabili e credibili da entrambe le parti. A loro sono anche attribuite la capacità di costruire e sfruttare i legami e il possesso di informazioni accurate e dettagliate riguardo le parti della controversia.

All’inizio della guerra, per esempio, il distretto di Zabadani (nord-ovest di Damasco) era diventato centro di scontri tra il governo e le forze di opposizione. A causa delle restrizioni in materia di libertà di movimento affrontati dagli uomini, il coinvolgimento delle donne nelle negoziazioni per un cessate il fuoco con le autorità governative divenne non solo accettabile ma bensì necessario. In riferimento a questo fatto, l’esperto di pace Sameh Awad spiega che le donne a Zabadani erano appunto intervenute per proteggere i propri mariti dalle operazioni di ricerca da parte del governo.

Un simile caso è quello della città nord-occidentale di Idlib dove l’abilità di mediazione di un gruppo di donne ha permesso il rilascio di detenuti condannati a morte. A Damasco, la crescita esponenziale di violenza contro gli sfollati interni (IDP) ha portato Mobaderoon, un'organizzazione composta da donne, ad assumere un ruolo cruciale nel processo di riparazione della stabilità, sicurezza e coesione sociale. Il loro impegno nella formazione di comitati locali e nella creazione di spazi neutrali ha facilitato l’accettazione degli sfollati e, in seguito, l’aumento di opportunità economiche.

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di Alessia Bertola

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