L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha riportato circa 1200 vittime e 1100 casi di stupro di donne e bambine da parte dei gruppi armati nelle province congolesi di North Kivu e dell’Ituri. Nella Repubblica Democratica del Congo è in corso un violento e duraturo conflitto esploso subito dopo la dichiarazione di indipendenza avvenuta nella seconda metà del ventesimo secolo. La regione Est del paese ha subito serie violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, perpetrate da gruppi armati e forze governative. Sono più di 130 i gruppi armati attivi nelle province del Kivu Nord, Kivu Sud e Ituri, e includono le Forze Democratiche Alleate (ADF), il Nduma Défense du Congo-Rénové (NDC-R), le Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (FDLR) e altri gruppi etnici congolesi alleati. Il portavoce dell’UNHCR, Boris Cheshirkov, ha sottolineato come le violenze comportino un costo umano e costringono le persone ad abbandonare le loro case.
Il presidente Felix Tshisekedi ha annunciato che il 6 maggio sarà promulgato lo stato d’assedio nelle province di Kivu Nord e dell’Ituri. Il mobilizzamento segue l’intensificarsi di attacchi da parte di gruppi armati che hanno ucciso centinaia di persone e determinato un numero crescente di sfollati interni, che si trovano in gravi condizioni e raramente hanno accesso a cibo adeguato. Molti sono quindi stati costretti a tornare al luogo di origine, subendo ulteriori abusi dei loro diritti umani. Cheshirkov ha riportato il sospetto che le ADF, legate allo Stato Islamico (ISIS), siano coinvolte nell’attentato dello scorso sabato (4 settembre 2021) nell’Ituri. Secondo fonti ONU, circa 30 civili sono stati massacrati nell’attentato. È stato inoltre riportato lo stupro di 10 donne sfollate da parte di un gruppo armato nel territorio di Djugu, nella provincia dell’Ituri.
Entrambe le regioni di Kivu Nord e dell’Ituri sono ora sotto il controllo dell’autorità militare, e i tribunali civili sono stati sostituiti da tribunali militari. A seguito dell’autorizzazione da parte del governo, da metà agosto sono schierati gruppi antiterrorismo statunitensi a sostegno dell’esercito congolese nello scontro con l’ADF. Nonostante gli sforzi del governo per ridurre le violazioni dei diritti umani, i civili sono frequentemente coinvolti nelle violenze. Cheshirkov ha reiterato l’appello dell’UNHCR per l’attuazione di misure urgenti mirate a tutelare i civili, sottolineando come siano ancora insufficienti i fondi stanziati per le crisi umanitarie. L’UNHCR ha finora ricevuto solamente il 51% dei $205 milioni necessari per le operazioni nella Repubblica Democratica del Congo nel 2021. A causa di questo, Cheshirkov teme che saranno in grado di raggiungere solamente una minima parte della popolazione che ora richiede assistenza immediata.
Fonti:
https://news.un.org/en/story/2021/09/1099582
https://www.aljazeera.com/news/2021/8/16/dr-congo-accepts-us-military-help-against-adf-militia
Author: Niranjana J Anil; Editor: Alexander James; Traduzione: Tiago Cotogni