350.209 persone -il numero minimo verificabile- sono stati uccisi nel conflitto siriano, tra marzo 2011 e marzo 2021. Più di uno su tredici era una donna - 26.727 in totale; quasi uno su tredici era un bambino: 27.126 in tutto. Nell'agosto 2014 -l'ultimo aggiornamento sul conflitto- i morti ammontavano a un totale di 191.369. Ciò significa che dal 2014 c'è stato un aumento dell'83% dei morti legati al conflitto in Siria. Il governatorato di Aleppo registra il maggior numero di uccisioni documentate - 51.731 individui identificati uccisi. Seguono Rural Damascus (47.483 morti), Homs (40.986), Idlib (33.271), Hama (31.993) e Tartus (31.369).
Questa guerra violenta va avanti da 10 anni, precisamente dal marzo 2011, quando sono sorte le proteste contro il presidente Bashar al-Assad, per chiedere riforme democratiche e il rilascio dei prigionieri politici. Nel dicembre 2011 le rivolte si erano già trasformate in un conflitto armato che ha generato una drammatica crisi di rifugiati (5,6 milioni di siriani sono rifugiati e 6 milioni sono sfollati interni), senza molte speranze di porre fine alle violenze nel paese.
La metodologia utilizzata per identificare le vittime segue un conteggio rigoroso che richiede il nome completo del deceduto, la data e il luogo della morte. Secondo l'ufficio dei diritti umani dell'ONU, questo modello statistico è fondamentale per avere il quadro più completo e quindi per trovare i responsabili delle uccisioni. Michelle Bachelet, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, aggiunge quanto segue: “Dobbiamo sempre rendere visibili le storie delle vittime sia individualmente che collettivamente, perché l'ingiustizia e l'orrore di ognuna di queste morti dovrebbe costringerci all'azione". Inoltre, esorta tutti ad ascoltare le voci dei sopravvissuti e delle vittime siriane e le storie di coloro che ora tacciono per sempre.
Fonti:
https://www.aljazeera.com/news/2021/9/24/at-least-350000-people-killed-in-syria-war-new-un-count
https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=27531&LangID=E
Autore: Laura De Pascale; Editor: Catherine Meunier