Il 21 giugno, l'ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha riferito che 12 camion con beni di prima necessità, come cibo e medicinali, sono arrivati a Kramatorsk e Sloviansk, due città nella parte orientale dell'oblast di Donetska. Secondo l'Organizzazione, questa operazione era estremamente urgente, in quanto più di 2,2 milioni di civili, solo nella regione di Donetska hanno bisogno di assistenza immediata a causa dei continui combattimenti. In particolare, la mancanza di acqua potabile è allarmante: i bombardamenti hanno danneggiato il sistema di approvvigionamento idrico, e attualmente 25.000 persone rimaste nella zona, soprattutto anziani e persone vulnerabili, non hanno accesso all'acqua potabile.
Riguardo la situazione attuale, Osnat Lubrani, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per l'Ucraina ha dichiarato che "La città si trova a soli 10 km dalla linea del fronte e ha subito intensi bombardamenti nelle ultime settimane [...] Le persone trascorrono le loro giornate nascondendosi dai bombardamenti costanti, senza avere accesso ai servizi di base". È evidente che i civili stanno pagando il prezzo più alto in questo conflitto e più di 8,8 milioni di persone sono attualmente assistite da più di 300 organizzazioni umanitarie nel paese.
Tuttavia, gli sforzi messi in atto non sono sufficienti a sostenere tutti i civili ancora presenti nelle zone più colpite. La città di Kramatorsk ne è un esempio: per ora, gli operatori umanitari sono stati in grado di supportare 37.850 persone, su quasi 78.000 che rimangono lì.
Complessivamente, circa 16 milioni di ucraini dall'inizio della guerra hanno bisogno di aiuti umanitari, e per questo, l'OCHA chiede alle parti coinvolte di consentire agli operatori umanitari di accedere al paese in modo sicuro per poter aiutare i civili.
Per saperne di più, vedi anche:
- https://news.un.org/en/story/2022/06/1120962
- https://www.unhcr.org/ukraine-emergency.htmlù
- https://www.usaid.gov/humanitarian-assistance/ukraine
di Alexia Tenneriello