Secondo i funzionari locali e un gruppo locale per i diritti umani, gli assalitori hanno ucciso una dozzina di persone in due attacchi notturni nella parte orientale della RDC. L'esercito ha dichiarato che i combattenti hanno lanciato il loro assalto alle città di Oicha e Kisima nella provincia del Nord Kivu. La milizia delle Forze Democratiche Alleate (ADF) è stata incolpata degli attacchi nella zona di Beni, vicino al confine con l'Uganda.
Bozi Sindiwako, capo ufficiale per la zona del Rwenzori nel Nord Kivu, ha riportato 11 morti a seguito del primo attacco a Disima, confermati dall'agenzia di stampa Association Foreign Press. Anche se il portavoce dell'esercito della RDC ha riconosciuto l'attacco senza dare il numero delle vittime, il bilancio finale è stato confermato anche dal Kivu Security Tracker (KST), un gruppo di monitoraggio sulla violazione dei diritti umani con sede negli Stati Uniti. Reuters è riuscito a intervistare alcuni sopravvissuti agli attacchi, che hanno riferito di aver visto un alto numero di assalitori, che parlavano in una lingua straniera.
La milizia ugandese è attiva nella RDC dagli anni Novante, e l'ADF ha risposto con una serie di massacri, attaccando senza sosta i civili più vulnerabili. Il presidente Felix Tshisekedi ha recentemente dichiarato di voler porre fine a decenni di disordini nell'est ricco di minerali, ma le Nazioni Unite riferiscono che le uccisioni sono più che raddoppiate rispetto allo scorso anno. Secondo KST, gli ultimi episodi hanno portato il numero delle vittime civili uccise dai gruppi armati a Beni a oltre 1.010.
Per saperne di più:
https://www.aljazeera.com/news/2021/2/24/13-killed-in-dr-congo-attacks-blamed-on-adf-militia
https://www.reuters.com/article/congo-security-attacks-idINKBN2AO1SU
Autore: Barbara Caltabiano