L'UNHCR afferma che più di 2.000 civili sono stati uccisi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) orientale nell'ultimo anno. La violenza è perpetrata da diversi gruppi armati in tutta la RDC, con l'ultimo incidente risalente al gennaio 2021, quando due uomini sono stati uccisi e altri sei feriti gravemente a seguito di un'incursione in un campo per sfollati nel territorio di Masisi. I suddetti gruppi armati hanno anche imposto il coprifuoco nell'area e visitano le case per costringere i residenti a effettuare pagamenti di "sicurezza".
Il portavoce dell'UNHCR Babor Baloch ha affermato che "gli attacchi da parte di gruppi armati vengono probabilmente effettuati con la collaborazione di altri grupi o con le forze di sicurezza congolesi", temendo quindi che possa esserci una rete sotterranea di interessi tra i gruppi armati e le forze regolari congolesi. A questo proposito, Babor Baloch ha anche affermato che: "mentre le operazioni militari dell'esercito congolese contro i gruppi di miliziani hanno più spesso successo che in passato, le forze armate non hanno però la capacità di mantenere il controllo delle aree che proteggono, lasciando così spazio agli attori armati di reclamare quelle aree e di imporsi sulla popolazione locale”.
L'UNHCR e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni stanno lavorando fianco a fianco per proteggere i civili, sorvegliando da vicino la situazione attraverso i loro partner sul campo.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2021/02/1084822
https://news.un.org/en/story/2021/02/1083582
https://www.iom.int/east-africa-and-horn-africa
Autore: Benedetta Spizzichino; Editor: Eleonora Gonnelli