Mozambico: esercito regolare accusato di gravi violazioni dei diritti umani

Soldati dell’esercito mozambicano pattugliano le strade di Mocimboa da Praia, marzo 2018 Soldati dell’esercito mozambicano pattugliano le strade di Mocimboa da Praia, marzo 2018 ADRIEN BARBIER/AFP

09 settembre 2020

Amnesty International accusa le forze di sicurezza mozambicane di torture e altri gravi abusi sui detenuti nella provincia di Cabo Delgado.

Dopo aver analizzato alcuni video ritraenti atti di estrema violenza contro i prigionieri, Amnesty International ha chiesto al governo nazionale di avviare "un'indagine rapida, trasparente e imparziale". L’organizzazione ha confermato la veridicità di cinque video e tre fotografie che mostrano torture e maltrattamenti sui detenuti, "possibili esecuzioni extragiudiziali" e mutilazioni post mortem.

I soldati nei video indossavano le uniformi delle forze armate di difesa del Mozambico (FADM) e della polizia di intervento rapido del Mozambico (PIR). Per quanto riguarda la data e il luogo in cui si sono svolti i fatti, Amnesty International ha potuto stabilire che i video sono stati girati nella provincia di Cabo Delgado o nelle sue vicinanze nella prima metà del 2020. I soldati si riferivano ai detenuti con il nome dato dalla popolazione locale al gruppo armato attivo nella regione, “Al-Shabaab” - “i giovani” in lingua araba (da non confondersi con l’omonimo gruppo armato somalo). Cabo Delgado è la provincia più settentrionale del Mozambico, confinante a nord con la Tanzania e a est con l'Oceano Pacifico. Dall'ottobre 2017, Cabo Delgado è stretta nella morsa dei combattimenti tra le forze di sicurezza e un gruppo armato ribelle affiliato allo Stato islamico. In soli tre anni, secondo l'Armed Conflict Location & Event Data Project (ACLED), il conflitto è costato la vita a 1003 civili e a 851 combattenti di entrambe le parti. Nel corso del 2020, l'insurrezione si è intensificata, culminando con la presa di Mocimboa da Praia da parte delle forze ribelli, che ormai controllano la città da quasi un mese. Come denunciato nel rapporto di Amnesty, da quando il conflitto ha avuto inizio, la fazione ribelle ha commesso gravi violazioni dei diritti umani e "le forze di sicurezza del governo hanno risposto con tattiche simili".

Quattro dei video analizzati da Amnesty mostrano diversi soldati mentre torturano alcuni prigionieri, che vengono attaccati verbalmente, presi a calci e brutalmente picchiati. Il quinto video rivela possibili esecuzioni extragiudiziali, mostrando una fossa comune dove i soldati passavano "di corpo in corpo [...] tagliando la gola ai vivi e tentando di decapitare i cadaveri". Sollecitando le autorità nazionali a rispettare gli impegni internazionali, Deprose Muchena, Direttore Regionale di Amnesty International per l’Africa Centrale e Meridionale, ha dichiarato: "L'indicibile crudeltà e la disumanità mostrata in questi video non ha posto in una società fondata sull'ordine, lo stato di diritto e i diritti umani. Il governo del Mozambico ha l'obbligo di avviare immediatamente un'indagine indipendente e imparziale per assicurare i responsabili alla giustizia".

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/09/mozambique-committing-abuses-fight-rebels-amnesty-200909175711120.html

https://www.amnesty.org/en/latest/news/2020/09/mozambique-torture-by-security-forces-in-gruesome-videos-must-be-investigated/

https://acleddata.com/2020/09/08/cabo-ligado-weekly-31-august-6-september-2020/

 

Author: Ester Zangrandi

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