Giordania: primi casi di COVID-19 tra i rifugiati siriani

Rifugiati siriani nei pressi del campo di accoglienza rifugiati di Zaatari Rifugiati siriani nei pressi del campo di accoglienza rifugiati di Zaatari REUTERS/Muhammad Hamed

08 settembre 2020

Persone risultate positive al Covid-19 dopo essere entrate in contatto con due rifugiati contagiati sono state separate e isolate

L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha confermato due casi di Covid-19 nel campo di Azraq, in Giordania, che ospita circa 40.000 rifugiati siriani fuggiti dalla propria terra a causa della guerra civile. I due pazienti risultati positivi al virus sono stati trasferiti immediatamente alla struttura di quarantena. Attualmente, sono in corso ulteriori test sulle persone con cui sono state a contatto.

"Dal momento che tutti siamo stati colpiti da questa pandemia, occorre trovare soluzioni alla crisi attraverso la solidarietà e la cooperazione internazionale", ha dichiarato l’UNHCR. Mohammad Hawari, portavoce dell’UNHCR, ha riferito di due pazienti messi in quarantena nel centro di isolamento del Mar Morto. I rifugiati del campo entrati in contatto con i pazienti contagiati sono stati trasferiti in ‘un'area isolata’ del campo. Il campo dispone di 14 posti letto destinati ai pazienti con Covid-19. Tuttavia, si teme che il virus possa diffondersi in modo molto rapido all’interno del campo. “Gli sviluppi di quest’ultima settimana ci hanno ovviamente tenuti tutti in tensione, soprattutto i rifugiati che vivono nei campi. Spazi affollati e condizioni di vita anguste rendono difficile mettere in pratica il distanziamento sociale”, ha dichiarato Dominik Bartsch, il rappresentante dell’UNHCR in Giordania.

Sono circa 40.000 i rifugiati nel Campo di Azraq e circa 80.000 a Zaatar, un campo di accoglienza molto più grande nella stessa Giordania. La Giordania ospita circa 650.000 rifugiati siriani, la maggior parte dei quali sono ospitati nei campi. La Giordania ha riportato circa 2.478 casi di Covid-19 e 19 decessi dovuti al virus. In circa 5.5 milioni sono fuggiti dalla Siria da quando il paese è entrato in guerra nel 2011. La maggior parte si è rifugiata nei paesi confinanti e lotta ogni giorno per mantenersi in vita. Il virus ha avuto un forte impatto sui settori dell’economia del Paese siriano. Gli esperti riferiscono delle difficoltà affrontate per limitare il contagio da Covid-19, in particolare dovute alle condizioni di vita anguste dei rifugiati all’interno dei campi di accoglienza.

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/09/covid-19-cases-confirmed-jordan-camp-syrian-refugees-200908121425186.html 

https://in.reuters.com/article/health-coronavirus-jordan-camp/un-steps-up-covid-19-measures-at-syrian-refugee-camps-in-jordan-idINL8N2G90NG

https://www.news18.com/news/world/u-n-steps-up-covid-19-measures-at-syrian-refugee-camps-in-jordan-2872729.html

https://www.dtnext.in/News/World/2020/09/13092225/1250795/UN-steps-up-COVID19-measures-at-Syrian-refugee-camps-.vpf

https://nusadaily.com/en/news/un-steps-up-covid-19-measures-in-syrian-refugee-camps-in-jordan.html

 

Autore: Saumya Bhardwaj; Traduzione: Simona Smacchi

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