Gli sforzi di Binalakshmi Nepram per costruire la pace nel Manipur, India

Binalakshmi Nepram nell’ufficio della Control Arms Foundation of India Binalakshmi Nepram nell’ufficio della Control Arms Foundation of India Getty Images

27 gennaio 2020

L’intervista a Binalakshmi Nepram, fondatrice del Manipur Women Gun Survivors Network, sul conflitto nel Manipur lungo 70 anni.

Binalakshmi Nepram ha fondato il Manipur Women Gun Survivors Network (MWGSN) per assistere le vedove e le famiglie che sono colpite dal conflitto nel Manipur, una regione nel Nord-Est dell’India. Nepram è un’attivista impegnata nell’emancipazione delle donne e nel rafforzare il ruolo delle donne nel processo di pace in India. Attualmente vive negli Stati Uniti dove insegna al Connecticut College. 

Nella sua intervista a Peace Direct ha sottolineato l’importanza del processo di peacebuilding, in particolare per questo conflitto che dura da 70 anni: “Ho iniziato a lavorare per la pace perché non potevo più sopportare l’ingiustizia e l’oppressione. Faccio questo lavoro per le migliaia di persone scomparse o uccise […] E lo faccio anche per le 20,000 donne che ora sono vedove”. Infatti, il conflitto nel Manipur ha coinvolto migliaia di civili dal 1949. Sia i gruppi armati governativi che non seminano il terrore nella regione dove sono stati introdotti la legge marziale, l’isolamento e il coprifuoco. Nepram ha così deciso di agire per trovare soluzioni per la pace anche mettendo in pericolo la sua vita camminando per le strade informando le persone che “una vita piena di armi non è normale”. Ha rivelato: “Potevo essere uccisa da un uomo per $250. Ho realizzato quindi che il prezzo della vita di un essere umano può essere lo stesso di un pollo (250 rupie indiane)”. Nonostante abbia lasciato l’India,  Nepram, in quanto attivista, deve ancora affrontare vere e proprie minacce anche attraverso i social media.

Nepram, ora negli Stati Uniti, continua a lavorare per sensibilizzare sulla situazione del Manipur e per rendere le persone più consapevoli dell’importanza del lavoro di peacebuilding: “La costruzione della pace non avviene dall’oggi al domani e non porterà sempre ad un Premio Nobel per la Pace. Ma non c’è premio migliore che vedere sorridere di nuovo una madre che ha perso due figli”.  

 

Per saperne di più, leggi:

https://www.peaceinsight.org/blog/2020/01/voices-frontlines-i-could-be-killed-price-chicken/

https://nobelwomensinitiative.org/wp-content/uploads/2011/11/Manipur_Women_Gun_Survivors-6.pdf

 

Autore: Silvia Luminati; Editor: Aleksandra Krol

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