Gli ospedali di Al Jafra e Al Saudi nel distretto di Majzer di Marib sono stati attaccati durante recenti scontri, secondo quanto affermato dal Coordinatore degli Abitanti e Umanitario per lo Yemen delle Nazioni Unite Lise Grande. Entrambe le strutture ospedaliere sono state gravemente danneggiate, incluse le unità di terapia occupazionale, terapia intensiva, di degenza, e la farmacia di di Al Jafra, che è il principale ospedale di Marib.
Gli ospedali, che sono situati a circa 75 chilometri a nordovest della città di Marib, servono una popolazione di circa 15000 persone, afferma il report delle Nazioni Unite. Gran parte di questa popolazione consiste di persone che sono state sfollate a causa del conflitto. secondo Relief Web, quasi l’80 per cento della popolazione Yemenita ha bisogno di assistenza umanitaria; 7 milioni di persone sono denutrite e 10 milioni sono sull’orlo della carestia.
I combattimenti hanno visto un’escalation a metà Gennaio a Marib e in altri governatorati vicini, e hanno spinto oltre 4600 famiglie a scappare dai governatorati di Marib, Sana’a, e Al Jawf. Gli operatori umanitari hanno fornito assistenza a migliaia di persone in tutta la regione per settimane, adesso. I servizi essenziali includono kit di cibo di emergenza, forniture igieniche, materiali per costruire rifugi, e servizi di protezione.
Miss Grande ha definito gli attacchi sugli ospedali un’”inaccettabile violazione del diritto internazionale umanitario”. Il Coordinatore delle Nazioni Unite ha anche affermato che la prevenzione di ulteriori danni alle infrastrutture ospedaliere e la ricostruzione degli ospedali è tra le principali priorità dell’ ONU nella regione. Il 31 Gennaio, l’Unione Europea ha fatto un appello ai ribelli Houthi e al governo Yemenita per fermare l’escalation di violenza, a fronte dei crescenti incidenti. L’Unione Europea ha collaborato con entrambe le parti per cercare di lavorare a un accordo che metta fine a un conflitto che ha messo milioni di vite a rischio di un disastro umanitario.
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https://news.un.org/en/story/2020/02/1057101
Autore: Vito Quaglia; Traduttore: Pasquale Candela