Il 18 settembre 2018, un poliziotto israeliano ha ucciso a colpi di arma da fuoco un palestinese al confine orientale di Gerusalemme. L'episodio è avvenuto vicino alla Porta di Damasco, nel quartiere di Musrara durante la festa dello Yom Kippur, una ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione. Un portavoce della polizia ha identificato l'uomo ucciso. Si tratterebbe di un ragazzo palestinese di 26 anni di Qalandia. Lo stesso poliziotto ha dichiarato che il ragazzo non avrebbe dovuto trovarsi lì, perché i palestinesi sono banditi da Gerusalemme durante le festività religiose ebraiche.
Secondo la polizia israeliana, "l'aggressore" ha tentato di pugnalare un devoto ebreo, e poi è corso «verso gli agenti mentre agitava un oggetto appuntito con l'intenzione di ferirli». Tuttavia la Wafa, l'agenzia di stampa locale palestinese, ha riportato le dichiarazioni di alcuni testimoni, secondo i quali l'uomo era disarmato. I testimoni hanno affermato che l'uomo aveva avuto un litigio con un israeliano, ma aveva cercato di fuggire dopo che le forze israeliane erano intervenute. Secondo Al Jazeera, il corpo del ragazzo deceduto è stato trattenuto dall'esercito israeliano.
Nello stesso giorno, le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco su un gruppo di protestanti nel nord di Gaza. Il ministero della salute palestinese ha comunicato che due protestanti sono stati uccisi e altri 46 sono stati feriti. La manifestazione è avvenuta vicino al checkpoint di Erez, conosciuto come Beit Hanoun, punto attraversato da palestinesi. L'Alto Comitato Nazionale Rompere l'Assedio di Gaza ha organizzato la manifestazione in risposta alla decisione delle Nazioni Unite di ritirare i fondi dall'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA), secondo Al Jazeera.
Un medico dell'ospedale indonesiano di Gaza ha confermato che i due uomini uccisi sono stati colpiti da un'arma da fuoco. Gli uomini sono stati poi identificati in Mohammad Abu Naji, 34 anni, e Ahmad Mohammad Omar, 20 anni, secondo il ministero della salute di Gaza. Ufficiali sanitari palestinesi riportano che, dal 30 marzo 2018 ad oggi, almeno 181 palestinesi hanno perso la vita durante delle manifestazioni palestinesi, avvenute con decorrenza settimanale, al confine tra Gaza e Israele.
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https://www.reuters.com/article/us-israel-palestinians-violence-jerusale/israeli-police-shoot-suspected-attacker-in-jerusalem-idUSKCN1LY342
di Cecilia D'Arville
traduzione di Simona Smacchi