Explosive Weapons Monitor è un'iniziativa della società civile, lanciata dall'International Network on Explosive Weapons (INEW), che conduce per INEW ricerche e analisi sui danni e le pratiche derivanti dall'uso di armi esplosive. Si occupa inoltre di monitorare le risposte degli stati, anche in relazione alla loro dichiarazione politica, che può aiutare a promuovere un impegno positivo dello stato nella politica e nella pratica verso il rafforzamento della protezione dei civili.
Il rapporto pubblica i dati sugli incidenti dell'uso di armi esplosive in tutto il mondo come riportato da fonti aperte. Ha utilizzato i dati raccolti da Action on Armed Violence (AOAV) sugli incidenti di uso di armi esplosive e sulle vittime (inclusi morti e feriti) e le informazioni raccolte da Insecurity Insight sull'uso di armi esplosive che condizionano l'accesso agli aiuti, l'istruzione e la sanità.
Il rapporto afferma che in 21 paesi e territori è stato registrato almeno un morto o un ferito per l'uso di armi esplosive nel luglio 2021. Afferma che l'87% dei civili uccisi o feriti si trovavano in aree popolate, mentre solo l'11% di essi è stato ucciso o ferito in quelle disabitate. In tutto il mondo, ci sono stati 209 incidenti registrati di uso di armi esplosive, causando 1.456 vittime, di cui 887 (61%) erano civili. I cinque paesi o territori più colpiti in termini di vittime civili dall'uso di armi esplosive sono stati Afghanistan, Siria, Yemen, Iraq e Somalia. A luglio, in 48 incidenti, l'Afghanistan ha subito 263 vittime civili, il 50% del totale delle vittime (531) per l'uso di armi esplosive. Nel paese, tale mese ha visto una diminuzione delle vittime civili di armi esplosive del 27% rispetto a giugno. Tuttavia, le vittime civili rappresentano ancora almeno la metà del numero totale delle vittime dell'uso di armi esplosive nel paese. Questo è rappresentativo di un cambiamento nelle tattiche dei talebani, poiché il gruppo fondamentalista islamico ha iniziato a concentrare i suoi sforzi sulla cattura dei capoluoghi di provincia, causando un aumento del numero di vittime civili dal fuoco incrociato tra talebani e le forze di sicurezza nazionali afgane (ANSF). Nello stesso mese, ci sono stati 73 incidenti registrati di uso di armi esplosive in Siria, che hanno causato 236 vittime civili.
Ci sono stati dieci incidenti di uso di armi esplosive che hanno colpito l'accesso agli aiuti, all'istruzione e ai servizi sanitari in quattro paesi: Afghanistan, Myanmar, Sudan e Siria. Un alto numero di incidenti ha colpito i servizi sanitari in Siria: sono stati registrati quattro incidenti di uso di armi esplosive che hanno colpito i servizi sanitari. I soccorritori di emergenza e un operatore di vaccinazione sono stati uccisi e un'ambulanza, un ufficio sanitario e attrezzature mediche sono stati danneggiati da armi esplosive lanciate da aria e da terra. Inoltre, in Myanmar sono stati registrati due incidenti di uso di armi esplosive che hanno colpito la fornitura di istruzione. Una scuola elementare in Kachin e una scuola superiore nella regione di Magway sono state danneggiate da armi esplosive posizionate direttamente. Questi dati possono includere alcuni incidenti in cui l'ordigno non è esploso o in cui non ci sono state vittime civili, e include incidenti in cui sono stati trovati oggetti storici come ordigni inesplosi e che hanno influenzato la fornitura di questi servizi.
Il rapporto seleziona anche informazioni sul tipo di arma esplosiva utilizzata. Dal 1° gennaio al 31 luglio il numero più alto di civili uccisi (3.362) è stato provocato da esplosivi collocati direttamente, mentre il secondo numero più alto è rappresentato da armi lanciate da terra. Il primo tipo di esplosivo è anche quello recante il maggior numero di incidenti ai servizi di educazione, contandone circa 83. Gli altri dati riportano 1.818 civili morti per esplosivi lanciati da aerei, che sono quelli che colpiscono principalmente i siti adibiti alla sanità.
La ricerca condotta dall' Explosive Weapons Monitor sugli impatti dell'uso delle armi esplosive e i suoi risultati contribuiscono a porre l'attenzione critica sulle gravi conseguenze umanitarie e a migliorare la nostra comprensione collettiva dell'impatto devastante che spesso ha sui civili e sui loro servizi essenziali. Questo, a sua volta, ha contribuito ad evidenziare la necessità di una risposta efficace che prevenga i danni e le sofferenze dei civili dall'uso di armi esplosive in aree popolate.
Fonti:
Autore: Jasmina Saric; Editore: Gianpaolo Mascaro