Cure mediche e violenza esplosiva: l'impatto sui bambini

 Un bambino rifugiato senza tetto in piedi in una stanza buia con un'espressione triste. Un bambino rifugiato senza tetto in piedi in una stanza buia con un'espressione triste. © Photo by zsm on iStock

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto dell'AOAV sull'impatto della violenza esplosiva sulla cura dei bambini. 

Action on Armed Violence (AOAV) è un'associazione di ricerca che svolge attività di analisi e monitoraggio sull'impatto della violenza armata globale nelle aree popolate. In questo rapporto, AOAV ha analizzato come le uccisioni di genitori e caregivers a causa della violenza esplosiva, espone i bambini al rischio di rimanere senza casa, al rapimento, all’abuso sessuale e al reclutamento nei gruppi armati. 

Secondo l'AOAV, solo nel 2019, 27.466 adulti sono stati uccisi e feriti da armi esplosive, molti dei quali sono genitori, nonni e caregiver. Inoltre, nell'ultimo decennio, almeno un milione di bambini sono rimasti orfani nelle zone di conflitto. In generale, sono gli uomini ad essere uccisi e feriti da armi esplosive, rappresentando tra l'82% e il 90% delle vittime civili adulte. Questo spesso crea grosse difficoltà alle famiglie a causa della conseguente mancanza di sicurezza finanziaria e della vulnerabilità associata alla vedovanza. 

Per quanto riguarda i bambini, la separazione dai genitori durante i conflitti ha un impatto distruttivo sulla salute fisica, psicologica e psicosociale. Uno studio del 2010 condotto da The Lancet nel Bangladesh rurale sull'impatto della perdita dei genitori sulla sopravvivenza dei bambini ha rivelato che la probabilità che un bambino vivesse fino ai dieci anni era solo del 24% per i bambini le cui madri erano morte, rispetto a una sopravvivenza dell'89% per i bambini le cui madri erano rimaste in vita. Inoltre, nelle aree di conflitto, si stima che 40 milioni di bambini sotto i 15 anni siano vittime di abusi. Questo perché i caregiver che sono stati esposti alla violenza armata hanno maggiori probabilità di abusare dei propri figli. Inoltre, i bambini che fuggono dai conflitti sono esposti anche alla violenza sessuale e quelli che contribuiscono al reddito familiare, soprattutto le bambine, hanno maggiori probabilità di praticare sesso transazionale per ottenere beni essenziali. 

Inoltre, quando i genitori vengono uccisi o feriti dalla violenza esplosiva, i bambini devono spesso lavorare a nero perché diventano il principale sostegno economico della famiglia e devono anche prendersi cura dei genitori malati. Se i bambini diventano orfani, molti di loro vengono messi in orfanotrofio. Tuttavia, dove gli orfanotrofi esistono, l'assistenza fornita è discutibile, con scarsa manutenzione e bassi standard igienici. Inoltre, i bambini non accompagnati sono uno dei gruppi più vulnerabili di rifugiati. A partire dal 2017, si stima che 300.000 bambini non accompagnati siano in transito e siano stati sfollati a causa di violenze esplosive, e nel 2015 il numero di questi bambini che hanno fatto richiesta di asilo è triplicato a 98.400. Secondo le Nazioni Unite, il doppio status di minori e migranti rende questi bambini particolarmente vulnerabili, infatti, molti di loro non sono ufficialmente registrati presso le autorità, come accade comunemente in Siria. Un'altra difficoltà che colpisce i bambini orfani di violenza esplosiva è l'isolamento sociale. Per esempio, nelle zone dove ha agito lo Stato Islamico (IS), i bambini i cui genitori erano membri dell'IS sono stati abbandonati dalle loro madri a causa dello stigma di crescere un figlio di un militante. Inoltre, senza supporto familiare e protezione gli orfani sono spesso reclutati da gruppi militanti, questo è accaduto soprattutto in Yemen, Siria, Afghanistan e Iraq. 

Di conseguenza, la violenza esplosiva priva i bambini del sostegno dei genitori e li espone a molti rischi. Pertanto, è necessaria un'azione internazionale per contrastare l'uso della violenza esplosiva. 

 

Per saperne di più:

https://aoav.org.uk/2021/the-impact-of-explosive-violence-on-childcare/

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(10)60704-0/fulltext

https://insamer.com/en/2020-orphan-report_2928.html

https://bettercarenetwork.org/sites/default/files/181126-AloneUnsafe-Report-EN-web.pdf

 

Autore: Eleonora Gonnelli; Editore: Benedetta Spizzichino

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