Un “Patto Per Il Futuro” per le Vittime Civili della Violenza Esplosiva

 Vista sul Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, dove si è recentemente adottato il Patto per il Futuro Vista sul Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, dove si è recentemente adottato il Patto per il Futuro © Pexels

27 Settembre 2024

In uno scenario preoccupante per i civili, il Patto Per Il Futuro accende la speranza per un impegno duraturo della comunità internazionale.

Il 22 e 24 settembre 2024 si è svolto il tanto atteso Summit of the Future presso la sede delle Nazioni Unite a New York, preceduto da due Action Days per dedicare spazio a confronti, dibattiti e side-events. Leader internazionali, corpi diplomatici, esponenti di Organizzazioni Internazionali e giovani attivisti si sono ritrovati per dibattere sulle questioni che ad oggi richiedono azioni immediate per il presente e un piano da intraprendere per il futuro. 

I momenti di dialogo multilaterale sono culminati nell’adozione del cosiddetto Patto Per Il Futuro – che è molto più di un semplice documento, bensì una dichiarazione delle parti che lo hanno adottato a mettere in atto cambiamenti e comportamenti di lungo periodo per tutelare e proteggere il pianeta e l’umanità

 In un contesto internazionale sempre più preoccupante, con innumerevoli conflitti internazionali in rapida escalation o instabilità causate da attori non statali, l’esacerbazione di malattie e insicurezza alimentare, insieme allo svilupparsi di innovative armi dall’elevato potenziale distruttivo , il futuro dei civili in tali situazioni è sempre più incerto . Gli effetti distruttivi delle armi esplosive sono in vertiginoso aumento – come evidenziabile dai database di AOAV (Action On Armed Violence),  le cui previsioni sono destinate ad aumentare visto l’allargamento dei conflitti  nei contesti instabili del Medio Oriente, Africa Subsahariana e Ucraina.

Il Patto Per Il Futuro si presenta, dunque, come  un documento omnicomprensivo, volto a rafforzare l’interesse e l’impegno degli Stati e degli organi sovranazionali, in tutti gli aspetti che riguardano il futuro dell’umanità, dallo sviluppo sostenibile, il coinvolgimento dei giovani, la sfera digitale e soprattutto il panorama securitario. Proprio in quest’ultima sezione menzionata, il testo adottato evidenzia la prerogativa di costruire un futuro più stabile, con società pacifiche, rispettose del i diritto internazionale e umanitario. Inoltre, si pone l’attenzione soprattutto sull’urgente bisogno di fronteggiare ed estirpare alla radice le cause scatenanti dei conflitti, per garantire stabilità politica, socio-economica e salute psico-fisica ai civili. In aggiunta, viene reiterato il comune interesse a perseguire gli obiettivi di disarmo e non-proliferazione, per contenere la minaccia  e i danni che tali armamenti sofisticati di distruzione di massa possono causare su vittime inermi.  

Come risultato del Summit of the future, si invitano le parti che stanno attualmente dispiegando armi esplosive a cessare le azioni, ricordando loro e a tutta la comunità internazionale di astenersi da qualsiasi azione contraria alla “Dichiarazione politica sul rafforzamento della protezione dei civili dalle conseguenze umanitarie derivanti dall'uso di armi esplosive nelle aree popolate”.  Si sollecita, perciò, l’adozione di dialogo diplomatico e il ricorso al multilateralismo per trovare una soluzione alle preoccupanti vicissitudini geopolitiche, arrestando dunque il reiterato ricorso alle armi esplosive su città e infrastrutture civili o qualsiasi altro luogo densamente abitato. 

L’Azione 14 in primis si fa portavoce delle vittime civili dei conflitti armati.  La comunità globale condanna il disproporzionato impatto di tale violenza, soprattutto sulle categorie sensibili come donne, bambini, anziani, disabili oltre che a gravare significativamente sulle infrastrutture civili e le disponibilità alimentari. Anche l’Azione 26 merita particolare attenzione, in quanto essa avanza le intenzioni dei membri dell’ONU a promuovere un duraturo e pacifico disarmo. Le  Nazioni Unite con la Conferenza Permanente sul Disarmo fungono da pilastro portante per assicurare che i meccanismi in linea con i trattati internazionali di non-proliferazione vengano rispettati e che le misure di controllo sulle armi esplosive in mano ad attori non-statali vengano implementate maggiormente.

 

 

 Per saperne di più: 

 

di Francesca Sabia

Letto 38 volte