1. Repubblica Democratica del Congo (RDC)
Dagli ultimi aggiornamenti, la violenza dei gruppi armati ha continuato a colpire le strutture e gli operatori sanitari. Ad aprile il Butsili Ebola Treatment Centre è stato attaccato e quattro medici dello staff di Medici Senza Frontiere (MSF) sono stati rapiti da uomini armati. La la situazione nella parte orientale del Paese sta peggiorando non solo a causa della presenza di gruppi armati ma anche per una devastante epidemia di morbillo che ha già colpito 310,000 persone. MSF esprime preoccupazione per la capacità di risposta della RDC al COVID-19 dal momento che vi è un solo laboratorio in grado di condurre 100 test al giorno per una popolazione di 80 milioni di persone, mentre l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) ha lanciato un allarme sul rischio di un aumento dei contagi vista la debolezza del sistema sanitario pubblico e i movimenti su larga scala causati dalle violenze che hanno già portato 200,000 persone a fuggire, aggiungendosi ai 1.2 milioni di sfollati interni. Nonostante le difficoltà, l’UNICEF continua a lavorare rispondendo ai bisogni dei più vulnerabili, in particolare i bambini, e assicurando l’implementazione delle misure per la prevenzione del COVID-19.
Per saperne di più:
https://www.msf.org/managing-fear-and-misinformation-amid-covid-19-drc
2. Burkina Faso
La presenza di gruppi armati non Stati nelle zone settentrionali e orientali del Paese, insieme alle minacce e alla violenza contro gli operatori medici, sta ostacolando la risposta al COVID-19 che si è già diffuso in nove su 13 regioni del Burkina Faso. L’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia ha riadattato alcuni programmi per garantire la continuità del suo supporto ai minori più vulnerabili durante l’emergenza COVID-19 migliorando il loro accesso all’acqua e alle strutture mediche. Medici Senza Frontiere si sta occupando invece di fornire assistenza sanitaria di base nelle aree più colpite dalle violenze, anche se più di 100 strutture mediche sono state chiuse ed altre operano al minimo della loro capacità. E man mano che il numero di infezioni da COVID-19 continua a salire, la violenza jihadista ha lasciato 2 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria.
Per saperne di più:
https://www.msf.org/covid-19-will-worsen-access-healthcare-burkina-faso
https://www.thenewhumanitarian.org/news/2020/06/01/Burkina-Faso-violence-jihadists