Il costo della guerra: effetti sulla salute in Palestina

Bambini palestinesi dopo che le loro case sono state distrutte da un attacco israeliano a Gaza Bambini palestinesi dopo che le loro case sono state distrutte da un attacco israeliano a Gaza Shareef Sarhan UN Photo su flickr

23 luglio 2024

Il conflitto israelo-palestinese causa morti non solo con attacchi militari.

A ottobre 2023, Hamas, il gruppo militante che controlla la Striscia di Gaza, ha attaccato Israele. In risposta, Israele ha iniziato a contrattaccare. Tuttavia, l’attacco si inserisce in un conflitto che affonda le sue radici in una lunga storia di dispute territoriali e politiche. Da allora, civili da entrambe le parti hanno sofferto a causa degli attacchi. Di conseguenza, le condizioni sanitarie sono peggiorate perché medicine e medici hanno avuto difficoltà a raggiungere i territori. 

Christian Lindmeier, portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), conferma che il poliovirus di tipo 2 (VDP V2) è stato rilevato in 6 località, tra cui Khan Younis e Deir al Balah. Secondo l'OMS, questo particolare virus è stato eradicato da Gaza più di 25 anni fa e prima della guerra il 95% della popolazione era stata vaccinata contro di esso. Tuttavia, oggi la guerra in corso ha colpito l'organizzazione della popolazione civile e il sistema sanitario palestinese. Lo sfollamento di massa, la mancanza di sicurezza e la carenza di forniture mediche sono solo alcuni dei motivi per cui il virus ha avuto la possibilità di diffondersi nuovamente, poiché spesso le persone non sanno di essere infette e contagiano involontariamente altri.

In positivo, fonti da Ginevra confermano che il virus è stato isolato dall'ambiente. Nei Territori palestinesi occupati, l'OMS sta lavorando con le autorità sanitarie locali, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia e l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) per valutare la diffusione del virus ed elaborare un piano per ridurne l'impatto, ad esempio aumentando le vaccinazioni.

La situazione a Gaza rimane molto difficile. Le persone si spostano continuamente in cerca di un riparo. Il funzionario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che i continui attacchi di Israele distruggono ogni possibilità di mantenere l'ordine e la sicurezza a Gaza. Infatti, oggi solo 16 dei 36 ospedali di Gaza sono parzialmente funzionanti e 45 delle 105 strutture sanitarie primarie sono operative. Oliver Rosenbauer ha spiegato che il virus della poliomielite può emergere in aree in cui la scarsa copertura vaccinale permette alla forma indebolita del ceppo virale vaccinale di mutare geneticamente. Questo fa sì che si formi una versione più forte che può comunque causare paralisi.

Inoltre, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) conferma che l'ospedale di Rafah è quasi al completo. Ci sono solo 60 posti letto e gli attacchi di massa, come quello di sabato 13 luglio ad Al-Mawasi, fanno sì che si esauriscano ben presto gli spazi disponibili. William Schomburg, capo della sotto-delegazione del CICR a Gaza, ha affermato che la situazione è molto critica. Se continua, i medici saranno costretti a fare scelte difficili, poiché la limitata disponibilità di forniture e la risposta medica non permette di salvare tutti. Infatti, molti pazienti riportano ferite da schegge che richiedono un intervento medico esteso.

Il Commissario generale dell'UNRWA, Philippe Lazzarini, ha ribadito l'impegno dell'agenzia a continuare a lottare per salvare vite umane nella Striscia di Gaza. Tuttavia, solo un cessate il fuoco può fermare la diffusione del virus.

 

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di Giorgia Rossini

 

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