Il 31 maggio, il governo di Kiev ha annunciato che la maggior parte della città di Sievierodonetsk è stata occupata dalle forze russe; questo evento è estremamente rilevante in quanto la città rappresenta uno degli obiettivi principali dell'invasione del paese da parte della Russia e una delle due province che la Russia reclama a nome dei separatisti. Tuttavia, l'assalto russo alla città non è stato facile come ci si aspettava, grazie alla forte resistenza delle forze ucraine che hanno cercato di contrastare uno dei più grandi assalti da terra della guerra che si protrae ormai da tre mesi.
"La maggior parte di Sievierodonetsk è sotto il controllo dei russi.", ha detto il governatore regionale di Serhiy Gaidai Luhansk. A peggiorare le cose, a Sievierodonetsk, sono state distrutte praticamente tutte le infrastrutture principalii e il 60% delle proprietà residenziali è stato danneggiato. Il governatore ha anche detto che risulta impossibile soccorrere o evacuare le persone a causa dei continui bombardamenti russi e, di conseguenza, migliaia di persone sono ancora bloccate in città.
Inoltre, Jan Egeland, segretario generale del Norwegian Refugee Council che opera nella zona, ha sottolineato l'urgenza della situazione affermando che "Il bombardamento quasi costante sta costringendo i civili a proteggersi nei rifugi antibomba e negli scantinati, con poche opportunità di fuggire". Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da inviare in Ucraina, mentre l'Unione Europea ha approvato l'embargo petrolifero russo, il quale ha come obiettivo il divieto del 90% delle esportazioni russe entro la fine dell'anno.
Per saperne di più, vedi anche:
https://www.theguardian.com/world/2022/may/31/russian-forces-sievierodonetsk-ukraine-fighting-city
di Alexia Tenneriello