Vittime del conflitto in Siria durante tutto il 2021

Una bimba siriana tra le macerie Una bimba siriana tra le macerie © Hosien Azour su Unsplash

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto del SNHR sui civili uccisi nel conflitto in Siria durante tutto l'anno 2021

Il Syrian Network for Human Rights (SNHR) è un'organizzazione indipendente a tutela dei diritti umani in Siria. Il SNHR mira a proteggere i diritti delle vittime, a identificare i responsabili dei crimini commessi e a sensibilizzare i siriani sui propri diritti civili e politici. Questo rapporto fa riferimento al numero di vittime del conflitto siriano durante tutto il 2021 individuate dal SNHR. 

La metodologia adottata si basa su un elenco delle morti attribuite agli attori responsabili del conflitto. Le parti sono divise in due categorie. L’organizzazione utilizza un ampio database per catalogare le parti principali, responsabili di uccisioni extragiudiziali, e quelle responsabili della morte di civili, a seconda del governatorato in cui l'uccisione ha avuto luogo. Il rapporto in questione si concentra sulle seguenti aree: il database delle uccisioni extragiudiziali del 2021; il bilancio delle vittime civili; le vittime di tortura, dei media e del personale medico; i massacri di maggiore rilievo registrati nel database; e il lavoro più importante del SNHR sulle uccisioni extragiudiziali.

Il database del SNHR ha registrato l'uccisione di più di 1.200 civili siriani, compresi 229 bambini. Tuttavia, l'organizzazione non è stata in grado di registrare decine di altri casi. L'uccisione di circa il 34% delle vittime del 2021 si concentra da gennaio a marzo del 2021. A giugno, Il SNHR ha documentato una improvvisa escalation militare da parte dell'alleanza russo-siriana che ha portato alla morte di 61 civili, tra cui 33 bambini e 12 donne. A settembre, le Nazioni Unite hanno annunciato che 350.209 persone sono state uccise nel conflitto siriano tra marzo 2011 e marzo 2021. Inoltre, a ottobre le forze del regime siriano hanno lanciato il più grande attacco militare nel nord-ovest della Siria uccidendo 11 civili, tra cui quattro bambini e una donna. Infine, molti civili sono rimasti uccisi da esplosioni di mine in diverse regioni. In questo contesto, il SNHR ha registrato 176 vittime, tra cui 74 bambini e 25 donne.

Per quanto riguarda il bilancio delle vittime civili, il SNHR ha registrato, da un lato, il bilancio delle vittime civili uccise dagli attori principali durante il 2021. In particolare, le forze del regime siriano hanno ucciso 261 civili, di cui 68 bambini e 32 donne. Le forze russe hanno ucciso 65 civili, di cui 32 bambini e sette donne. L'ISIS ha causato la morte di sette civili, tra cui due bambini. L'Hay' at Tahrir al-Sham ha ucciso 17 civili, tra cui cinque bambini. L'Esercito Nazionale Siriano ha ucciso 24 civili, tra cui tre bambini e due donne. Il Partito dell'Unione Democratica ha ucciso 75 civili, tra cui 11 bambini e due donne e la coalizione guidata dagli Stati Uniti ha ucciso due civili. Dall’altro lato, il bilancio delle morti per altre cause ammonta a 820 civili, 178 dei quali sono bambini e 91 donne. Le uccisioni sono state causate da mine terrestri, bombardamenti, granate, spari, uccisioni da parte di attori non identificati, guardie di frontiera della Turchia e della Giordania, forze libanesi e turche, e annegamenti.

Per quanto riguarda le vittime della tortura del 2021, il SNHR ha documentato la morte di 104 vittime. Il 75% dei civili, morti per tortura, sono stati uccisi dalle forze del regime siriano e dalle milizie iraniane. Le morti di maggiore rilievo per tortura coinvolgono Nehad Atef Maf'alani, arrestato nel 2012 e scomparso, ma anche Hussein Muhammad al Alloush, arrestato e torturato a morte nel centro di detenzione. Ayesh Helal al Fa'ouri, un insegnante, e Ghiath Abboud Saud al Faadel che sono scomparsi per mano di criminali. Altre due vittime sono fratelli, Mahmoud e Omar Mahmoud al Kurdi, ai quali è stata negata la detenzione e le visite degli avvocati. Per quanto riguarda il personale medico, forze di controllo in Siria hanno ucciso sette persone. Invece, per quanto concerne gli operatori dei media, il SNHR ha documentato la morte di uno di loro, ucciso dalle forze russe. Infine, tre membri della protezione civile sono stati uccisi dalle forze di controllo in Siria.

L’organizzazione ha anche documentato 19 massacri da gennaio 2021 attribuiti ai soggetti principali. In particolare, cinque massacri sono avvenuti per mano delle forze del regime siriano e quattro sono stati attribuiti alle forze russe. 

Il lavoro di maggiore rilievo condotto dal SNHR è risultato dalla creazione di complessi programmi elettronici per archiviare e categorizzare i dati delle vittime in base al sesso, età, data e luogo di morte, metodo di uccisione, arma e responsabile. Inoltre, l'organizzazione pubblica periodicamente notizie quotidiane e rapporti mensili e invia un modulo allo Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulle uccisioni extragiudiziali. 

In conclusione, il SNHR ha confermato che la Siria ha commesso diversi attacchi indiscriminati. Ciò significa che il regime siriano non solo ha violato il Diritto Internazionale Umanitario (IHL) e il Diritto Consuetudinario, ma anche una serie di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (UNSC). Pertanto, il Consiglio di Sicurezza ha esortato tutte le parti a “cessare immediatamente qualsiasi attacco contro i civili e gli oggetti civili in quanto tali".

 

Per saperne di più:

https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/1271_Civilians_Including_229_Children_134_Women_and_104_Victims_of_Torture_Killed_in_Syria_in_2021_en.pdf

 

Autore: Valentina Di Carlantonio

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