La task force delle Nazioni Unite per il monitoraggio e la documentazione delle violazioni gravi contro i bambini in Myanmar (CTFMR) ha espresso la sua preoccupazione in merito alla morte di due minori, uccisi dal fuoco incrociato tra il Tatmadaw - nome ufficiale delle forze armate del Myanmar - e i ribelli dell’Arakan Army.
Come riportato dal CTFMR, i bambini facevano parte di un gruppo di 15 contadini locali che sarebbero stati costretti "a camminare davanti a un'unità del Tatmadaw per garantire che il percorso verso un campo militare fosse libero da mine e per proteggere i soldati dal potenziale fuoco nemico". Mentre la colonna proseguiva, si è aperto lo scontro tra le forze rivali. Una volta finiti i combattimenti, i due bambini sono stati trovati morti con ferite d'arma da fuoco. L'incidente è avvenuto nello stato settentrionale del Rakhine, teatro di un crescente conflitto tra il Tatmadaw e le forze ribelli dell'Arakan Army. Recentemente designato come organizzazione terroristica dal governo del Myanmar, quest'ultimo è stato creato nel 2009 per combattere lo stato centrale e rivendicare l'autodeterminazione della popolazione del Rakhine.
Richiamando "un'indagine completa, trasparente e rapida", il CTFMR ha avvertito che "l'uso di bambini per scopi diversi dal combattimento da parte di forze regolari e gruppi armati non dovrebbe essere considerato una violazione distinta e minore rispetto al reclutamento formale di bambini". L'agenzia delle Nazioni Unite (ONU) ha anche espresso grave preoccupazione per il crescente numero di vittime tra i bambini del Myanmar, sottolineando che "più di 100 [bambini] sono stati uccisi o mutilati nel conflitto durante i primi tre mesi del 2020, pari a più della metà del numero totale registrato nel 2019".
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2020/10/1075362
https://pulitzercenter.org/reporting/fight-coronavirus-myanmar-needs-cease-fire-rakhine
Autore: Ester Zangrandi