Il Myanmar non ha mantenuto le promesse fatte durante l'ultima revisione periodica universale (UPR) del 2015, che comprendeva riforme democratiche e il rispetto dei diritti civili e politici. Le violazioni dei diritti umani commesse dalle forze militari del Myanmar persistono e minacciano la vita di gruppi etnici minoritari, tra cui Rohingya, Rakhine, Kachin, Shan, Karen e altri.
La scarsa collaborazione da parte del Myanmar, mette a rischio la sicurezza delle popolazioni a rischio presenti nel territorio. In particolare nello stato di Rakhine, il Myanmar è obbligato dal diritto internazionale a rispettare le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia e provvedere alla prevenzione del genocidio. Tuttavia, nei territori degli Stati di Rakhine e Chin, il governo ha imposto la chiusura forzata di Internet negli ultimi due anni e le vittime della battaglia tra l'esercito etnico di Arakan e il Myanmar stanno aumentando.
Il Myanmar deve rispondere alle Nazioni Unite (ONU) e collaborare con il Consiglio per i diritti umani per indagare sulle atrocità che la popolazione sta affrontando. Il Myanmar non ha soddisfatto le scorse richieste di riforme democratiche e di rispetto degli standard internazionali in materia di diritti umani e ora ne deve rispondere.
Per saperne di più:
https://www.hrw.org/news/2020/07/20/myanmar-needs-answer-un-rights-body#
https://news.un.org/en/story/2019/07/1041812
https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=24783&LangID=E
Autore: Carla Pintor