Siriani Preoccupati per le Conseguenze della Guerra tra Israele e Libano nel Medio Oriente

Persone nelle strade di Damasco, Syria Persone nelle strade di Damasco, Syria Dickelbers su Wikimediacommons

27 settembre 2024

Gli attacchi di Israele al Libano alimentano timori in Siria e in Medio Oriente per una possibile nuova escalation di guerra.

La guerra tra Israele e Gaza sta avendo conseguenze  a cascata.. Sebbene il Libano sia  bombardato da Israele con la motivazione ufficiale di avere come unico obiettivo la neutralizzazione di Hezbollah e dei suoi militanti, i più colpiti sono i cittadini comuni. Nell'ultima settimana, più di 600 persone sono state uccise negli attacchi. La conseguenza è che molti libanesi stanno cercando di lasciare il paese per avere maggiori possibilità di sopravvivenza. I paesi limitrofi, come la Siria, sono le loro destinazioni. È difficile da accertare il numero preciso degli sfollati, ma le stime dei funzionari delle Nazioni Unite indicano che la cifra potrebbe essere dell'ordine delle migliaia. Il conflitto ha di fatto invertito i tradizionali schemi migratori dei rifugiati. Prima erano i siriani ad attraversare il confine con il Libano, ora la situazione si è invertita.

Tuttavia, le conseguenze  non sono solo fisiche, ma anche psicologiche. Dall'uccisione di Haniyeh in Iran, il 31 luglio scorso, le condizioni in cui i rifugiati vivono sono peggiorate, anche a seguito del catastrofico terremoto che si è verificato l'anno scorso nei pressi di Hama, a nord di Damasco. 

A ciò si aggiungono l'aumento dell'inflazione e il numero considerevole di individui che risiedono in condizioni di povertà. In un'intervista con The New Humanitarian, una donna siriana ha rivelato che, dopo essersi rivolta a un dentista perché digrignava i denti, il dentista l'ha informata che molti dei suoi pazienti hanno presentato sintomi simili, affermando che le tensioni prevalenti sono un fattore che contribuisce. A febbraio i notiziari locali hanno riferito che in Siria c'è un’alta incidenza di problemi di natura psicologica,, in particolare ansia e depressione. Inoltre, hanno evidenziato l'accesso inadeguato del Paese alle risorse mediche necessarie per trattare queste condizioni. Inoltre, si è registrato un aumento del tasso di suicidi.

Come ha rivelato la già citata intervista a una donna siriana, molti siriani hanno la sensazione di essere considerati “cittadini di seconda classe”. È quindi evidente la necessità di un maggiore intervento internazionale per migliorare le condizioni di vita delle persone nella regione.

 

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di Giorgia Rossini

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