In Mali le mine antiuomo uccidono tre civili, due peacekeepers feriti

Un auto distrutta al passaggio sopra una mina antiuomo Un auto distrutta al passaggio sopra una mina antiuomo Reuters

27 ottobre 2015
L’esplosione di due mine antiuomo di portata mortale ha causato la morte di tre civili ed il ferimento di due peacekeepers delle Nazioni Unite.

Il 26 ottobre tre cittadini maliani sono morti dopo che il veicolo che li trasportava ha urtato una mina antiuomo nella regione settentrionale del Mali. Poco dopo l’esplosione, i peacekeepers delle Nazioni Unite sono accorsi in loco per offrire soccorso ai feriti. A questo punto è esplosa un’altra mina, che ha ferito due dei peacekeepers. Entrambe le mine si trovavano in prossimità della base delle Nazioni Unite a Tessalit nella regione di Kidal.

Kidal è la roccaforte del Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad (MNLA), un movimento di stampo separatista. A partire dalla sua costituzione nell’ottobre 2011, la milizia armata ha acquisito il controllo di gran parte del Mali settentrionale con il supporto di miliziani connessi ad Al Qaida. L’area è stata nuovamente invasa nel 2013 e le Nazioni Unite hanno così costituito una missione di mantenimento della pace, con base a Tessalit. Nonostante ciò, le violenze tra i gruppi armati non sono cessate.

Un accordo di pace è stato firmato a giugno tra i separatisti ed il governo, con la speranza che questo potesse mettere fine alle violenze. Il governo maliano ha impegnato 175 milioni di dollari all’anno per il periodo che va dal 2016 al 2018 al fine di sostenere l’accordo. Ma dal momento della firma le violenze sono continuate nella regione settentrionale del paese.

Nonostante le esplosioni, le Nazioni Unite hanno annunciato che i peacekeepers aboliranno la zona di sicurezza imposta intorno alla regione di Kidal. La zona di sicurezza era stata inizialmente costituita per il timore degli scontri tra i gruppi a favore del governo ed i separatisti. Tuttavia entrambe le fazioni hanno firmato un accordo di pace all’inizio del mese riducendo il timore, da parte delle Nazioni Unite, di ulteriori attacchi armati. Radhia Achouri, portavoce della Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione Multidimensionale Integrata in Mali (MINUSMA), ha affermato: “Non abbiamo più motivo di temere per la sicurezza della popolazione civile”.


Per maggiori informazioni, visita:

http://www.Reuters.com/article/2015/10/27/US-Mali-Conflict-idUSKCN0SL21E20151027#XzZfalgliTJ1KIeE.97
http://www.aljazeera.com/News/2015/06/Malian-Rivals-Sign-Peace-Deal-150620173301883.html
http://www.Reuters.com/article/2015/10/26/US-Mali-Attacks-i http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=52376&&Cr=+Mali+&&Cr1=#. VjoNSkYYGah dUSKCN0SK1IJ20151026 #swAt7AUJujcviXQ7.97
http://thenationonlineng.NET/Landmines-Kill-Three-injure-scores-in-Mali/

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