Sintesi del Rapporto del GCPEA sulle minacce poste all'istruzione 2024

Il caos dei conflitti minaccia l'istruzione Il caos dei conflitti minaccia l'istruzione © sandeepachetan.com

Questo articolo evidenzia i punti chiave del rapporto della Global Coalition to Protect Education from Attack 2024 sulle minacce poste all'istruzione 

Introduzione

Il rapporto "Education Under Attack 2024" della Global Coalition to Protect Education from Attack (GCPEA) evidenzia l'allarmante aumento globale degli attacchi contro l’istruzione, il loro personale e gli studenti. Copre incidenti dal 2022 al 2023, offrendo informazioni sugli impatti circa gli attacchi e le regioni colpite.

La Global Coalition to Protect Education from Attack è una coalizione fondata nel 2010. Riunisce organizzazioni che operano nel campo dell'istruzione in situazioni di emergenza, in contesti colpiti da conflitti, e opera in materia di protezione, diritti umani internazionali e diritto umanitario. La mission del GCPEA è quella di proteggere l'istruzione dagli attacchi attraverso la sensibilizzazione, sfruttando i punti di forza dei loro svariati membri. 

Il Rapporto della GCPEA sfrutta una metodologia di raccolta dati completa, analizzando gli episodi di attacchi dal 2022 al 2023. Gli obiettivi includono la documentazione della frequenza e della natura di questi attacchi, l'identificazione delle tendenze e l'evidenziazione degli impatti specifici su varie regioni e gruppi vulnerabili. Nei 28 paesi descritti in questo rapporto, almeno dieci attacchi all'istruzione si sono verificati negli ultimi due anni

Il rapporto sottolinea l'aumento degli attacchi in regioni specifiche. È evidenziato, infatti, che gli attacchi all'istruzione sono aumentati in paesi quali Ucraina, Sudan, Palestina, Siria e Nigeria. Questo aumento è correlato all'intensificarsi dei conflitti e dell'instabilità politica in tali regioni. Ad esempio, in Ucraina, le scuole sono state danneggiate a causa del conflitto in corso, con numerose segnalazioni che evidenziano l’occupazione militare di strutture educative.

In secondo luogo, la relazione approfondisce la situazione dei nuovi paesi colpiti, come l'Egitto e il Kirghizistan, che sperimentano un importante sfruttamento militare delle scuole e la distruzione delle infrastrutture didattiche. Inoltre, viene anche menzionato come in Kirghizistan oltre 20 scuole sono state danneggiate o distrutte, mettendo in evidenza l'impatto diffuso dei conflitti regionali sull'istruzione.

Inoltre, il rapporto affronta la questione dell'occupazione militare delle scuole. Difatti, forze e gruppi armati non statali occupano sempre più frequentemente scuole e università, utilizzandole per scopi non educativi. Questa tendenza, è in forte aumento, con oltre 1.000 incidenti segnalati nel 2022 e 2023, un aumento del 112%, come anche denunciato dall’ONU.Queste occupazioni interrompono le attività didattiche e mettono studenti e personale a rischio di violenza e traumi psicologici permanenti.

 

Conclusioni e raccomandazioni

Il rapporto "Education Under Attack 2024" sottolinea l'urgente necessità di un'attenzione e un'azione globale per proteggere l'istruzione dagli impatti devastanti dei conflitti armati e dell'instabilità politica. Evidenziando sia l'aumento degli attacchi sia i casi in cui sono diminuiti, la relazione fornisce una tabella di marcia per comprendere e affrontare le complesse sfide che l'istruzione deve affrontare a livello globale.

Per approfondimenti più dettagliati, è possibile accedere al rapporto completo sul sito web GCPEA.

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Per saperne di più

 



di Alessia Sartini

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