Supporto alle Donne Sudanesi Vittime del Conflitto

 L’enorme sofferenza delle donne sudanesi, affette in maniera sproporzionata da conflitti e crisi dell’area. L’enorme sofferenza delle donne sudanesi, affette in maniera sproporzionata da conflitti e crisi dell’area. © Colin Delfosse via UNHCR

Questo articolo analizza brevemente il rapporto di Saferworld sul supporto alle donne vittime del violento conflitto in Sudan.

Saferworld, un'organizzazione di peacebuilding di rilievo, ha redatto il rapporto relativo al supporto alle donne sudanesi vittime del conflitto in atto. Fondata per promuovere società pacifiche e inclusive, Saferworld collabora con comunità locali, società civile e governi per migliorare la sicurezza durante i conflitti. L'organizzazione si occupa di eradicare le cause profonde dei conflitti e promuove una pace sostenibile.

L’elaborazione del rapporto ha tratto spunto da un evento di marzo 2024 alla 68ª Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne (CSW). L'obiettivo principale era evidenziare le questioni critiche che affrontano le donne sudanesi, in particolare a seguito del conflitto di aprile 2023 a Khartoum, quando le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le Forze di Supporto Rapido (RSF), un gruppo paramilitare, hanno iniziato a combattere tra loro. Gli obiettivi includono un maggiore rilievo all'enorme impatto della violenza di genere, affrontare le sfide della partecipazione politica delle donne e supportare le esigenze di empowerment economico delle donne, insieme alla raccolta di raccomandazioni per migliorare il supporto alle donne vittime del conflitto.

La crisi in corso ha esacerbato i crimini sessuali e di genere, la fame e la mortalità materna, colpendo in modo sproporzionato donne e ragazze. La situazione è ulteriormente complicata dallo sfollamento interno, che porta a una mancanza di accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione e ad altri servizi essenziali, esponendo i civili a condizioni disumane e aumentando la loro vulnerabilità.

Inoltre, le sopravvissute affrontano ulteriori sfide a causa della mancanza di supporto finanziario e psicologico, dello stigma crescente e della paura di denunciare, all'interno di una società patriarcale e militarizzata che offre poco spazio alle donne.

Punti chiave del rapporto includono il grave impatto del conflitto su donne e ragazze, che esacerba le vulnerabilità esistenti. L'analisi di cinque attiviste sudanesi ha sottolineato l'aumento della violenza di genere e le barriere alla partecipazione politica e alle attività economiche. In tale contesto, le organizzazioni per i diritti delle donne sono state in prima linea, fornendo assistenza umanitaria essenziale e sostenendo politiche più inclusive. Il rapporto sottolinea la necessità di un approccio di supporto olistico, mirato a una pace femminista e sostenibile, che dia spazio ad una maggiore sensibilità di genere che riconosca maggiore rilievo alla prevenzione di crimini sessuali e di genere.

Le conclusioni invitano gli agenti di cooperazione internazionale e locale a migliorare il supporto alle donne sudanesi, riducendo discriminazioni e disuguaglianze. Le raccomandazioni includono la promozione di una maggiore partecipazione delle donne ai processi di pace, la garanzia di accesso alle risorse economiche e l’attuazione di misure robuste per prevenire e rispondere ai crimini di genere. Inoltre, il rapporto chiede attenzione e un aiuto internazionale per affrontare la crisi umanitaria in Sudan e supportare gli sforzi di peacebuilding a lungo termine.

 

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di Arianna Pia Mazzariello

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