A distanza di sei anni il massacro in Siria continua

Una bandiera siriana abbandonata; rappresenta le persone in cerca di speranza Una bandiera siriana abbandonata; rappresenta le persone in cerca di speranza © Reuters

25 ottobre 2017
L’8 marzo 2011 scoppiò la guerra in Siria e fin da subito fu una questione di interesse mondiale, causando la morte e la scomparsa di 465.000 siriani.

Quella che nel marzo 2011 è iniziata come una protesta pacifica contro il regime repressivo del Presidente Bashar al-Assad ha trascinato il mondo nella più grande emergenza profughi dalla Seconda Guerra Mondiale. Più di 465 mila siriani sono scomparsi o sono stati ritrovati morti negli ultimi sei anni.

Il governo di Bashar al-Assad ha ucciso oltre 83.500 civili con l’aiuto del suo alleato, la Russia. In aggiunta, il gruppo jihadista dello Stato Islamico ha ucciso oltre 3.700 siriani. Inoltre, gli Stati Uniti hanno lavorato al fianco delle Forze Democratiche Siriane, lasciando, secondo le stime, 920 cittadini siriani morti. In totale, l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha registrato più di 321 mila morti e 145 mila Siriani scomparsi dal marzo 2011.

Nel Settembre 2017, la Siria è stata testimone di uno dei massacri più gravi dell’anno, registrando tre mila perdite, 955 delle quali cittadini siriani tra cui 207 bambini. Il regime di al-Assad e la Russia sono responsabili del 70% delle uccisioni. Entrambi hanno attuato degli attacchi aerei sul territorio siriano, mentre la coalizione internazionale ha risposto con raid aerei. Tuttavia, ciò non ha impedito al Presidente Bashar al-Assad di mettere in atto ulteriori piani di distruzione. Per di più, il governo è impegnato in una battaglia per il controllo della provincia di Deir Ezzor, attualmente sotto il controllo dell’ISIS. La coalizione internazionale, capitanata dagli Stati Uniti, e le Forze Democratiche Siriane sono anch’esse impegnate nella regione di Deir Ezzor per combattere contro i jihadisti. I combattimenti sul suolo siriano fanno crescere il numero delle vittime, costringendo molti siriani a scappare senza la possibilità di trovare terre sicure in cui vivere. Nel mese di settembre al numero delle vittime civili si aggiungono 790 morti appartenenti alle truppe di al-Assad, 738 jihadisti dell’ISIS o Hayat Tahrir al-Sham e 550 ribelli e membri delle Forze Democratiche Siriane.

A causa delle varie rivalità in Siria, milioni di persone sono rimaste senza casa né famiglia, costringendoli a chiedere aiuto al resto del mondo.  

 

Per maggiori dettagli, vedi:

http://www.reuters.com/article/us-mideast-crisis-syria-casualties/syrian-war-monitor-says-465000-killed-in-six-years-of-fighting-idUSKBN16K1Q1
http://www.news24.com/World/News/3-000-killed-in-syria-in-deadliest-month-of-2017-20171001
http://metro.co.uk/2016/12/12/syrian-army-now-in-control-of-98-of-aleppo-6317158/

Letto 13789 volte