L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in visita in Burkina Faso e Niger

L’ufficio delle Nazioni Unite situato a Ginevra, Svizzera L’ufficio delle Nazioni Unite situato a Ginevra, Svizzera Mathias P.R. Reding su Unsplash

1 dicembre 2021

La visita di Bachelet offre un'opportunità per esortare la comunità internazionale a porre fine alle atrocità commesse dalle parti interessate durante la crisi del Sahel

Dal 2015, alcuni gruppi armati islamici - collegati sia ad Al Qaeda che all'ISIS - hanno compiuto attacchi nella regione del Sahel dell'Africa occidentale, contribuendo allo sfollamento di oltre un milione di persone e invertendo i progressi compiuti nel campo delle strutture sanitarie ed educative. Secondo Human Rights WatchDurante il 2021, hanno ucciso oltre 800 civili in Burkina Faso, Mali e Niger. Tuttavia, la risposta del governo ha portato alla morte di centinaia di sospetti terroristi e molti civili. 

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet visiterà il Burkina Faso e il Niger dal 28 novembre al 4 dicembre 2021. "Bachelet dovrebbe usare la sua visita per lanciare l'allarme sulla portata delle atrocità e sulla necessità cruciale di proteggere i civili e di chiamare a rispondere i responsabili degli abusi commessi da tutte le parti", ha detto Corinne Dufka, direttrice di Human Rights Watch nel Sahel (HRW).

I gruppi islamici hanno bruciato villaggi, mercati e scuole, ucciso uomini e ragazzi, rapito e violentato donne nelle loro stesse case. Inoltre, hanno imposto la loro versione della Sharia attraverso tribunali che non rispettano gli standard internazionali di un processo equo.

Dall'altra parte, durante le operazioni di antiterrorismo, le esecuzioni extragiudiziali e le sparizioni forzate perpetrate dalle forze di sicurezza governative e dalle milizie filogovernative hanno peggiorato uno scenario già preoccupante. Gli abusi commessi non hanno fatto altro che alimentare il reclutamento da parte dei gruppi armati e rompere la fiducia nei governi, soprattutto tra la comunità etnica dei Peuhl, o Fulani. I loro membri, che costituiscono la maggioranza delle vittime dei soldati filogovernativi, sono infatti stati presi di mira come reclute dalle forze islamiche.

Durante le visite, Bachelet incontrerà difensori dei diritti umani, leader della comunità e religiosi, vittime di violazioni di diritti umani e abusi, persone sfollate a causa di conflitti armati e cambiamenti climatici e organizzazioni della società civile. La speranza è che il suo intervento possa consolidare il sostegno internazionale e contribuire ad elaborare una strategia in grado di affrontare efficacemente la minaccia terroristica senza porre ulteriormente in pericolo i civili.

 

Per saperne di più:

https://www.hrw.org/news/2021/12/01/sahel-top-un-rights-official-visits-burkina-faso-niger

https://www.hrw.org/news/2020/07/01/sahel-atrocities-security-forces-are-fueling-recruitment-armed-islamists

https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=27870&LangID=E

 

Autore: Antonella Candiago

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