Lunedì 31 agosto, il governo sudanese ha accettato di firmare l'accordo di pace durante una cerimonia a Juba, capitale del Sud Sudan, con il Fronte Rivoluzionario Sudanese (SRF), una coalizione di gruppi ribelli della regione occidentale del Darfur e degli Stati meridionali del Kordofan meridionale e del Nilo azzurro. L'accordo è una svolta significativa per risolvere 17 anni di conflitto che hanno causato 300.000 morti nel Darfur, secondo le Nazioni Unite. L'accordo finale include questioni relative alla sicurezza, proprietà della terra, condivisione del potere, ritorno delle persone sfollate e smantellamento delle forze ribelli con la loro integrazione nell'esercito nazionale.
I ribelli hanno combattuto contro l'ex leader Omar al-Bashir, ricercato dalla Corte Penale Internazionale per le accuse di genocidio e crimini contro l'umanità. La pace con i ribelli è stata un grande successo del governo di transizione del Sudan, salito al potere nei mesi successivi al rovesciamento di Bashir nell'aprile 2019.
I gruppi firmatari comprendono il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM) e l'Esercito di Liberazione del Sudan (SLA) di Minni Minawi, entrambi della regione occidentale del Darfur, e il Movimento di Liberazione del Popolo Sudanese-Nord (SPLM-N) guidato da Malik Agar, del Kordofan meridionale e Nilo azzurro. Tuttavia, una fazione del Movimento di Liberazione Sudanese guidata da Abdelwahid Nour e un'ala SPLM-N guidata da Abdelaziz al-Hilu si è rifiutata di partecipare. Alla cerimonia erano presenti il generale Abdel Fattah al-Burhan e il primo ministro sudanese Abdalla Hamdok, mentre il presidente del Sud Sudan Salva Kiir ne ha curato la supervisione.
Per saperne di più:
https://www.france24.com/en/20200831-sudan-reaches-historic-peace-deal-with-rebel-groups
Autore: Carla Pintor